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a decimoctavo anno : L.F., 2.53.pr. sigla: Accursius; incipit: et ita habes hic ...; explicit: ... invenitur de aliis legitimis aetatibus, nisi quas superius nominavimus. Accursius; contenuto: sul raggiungimento della maggiore età. Differenze del ius feudale dal ius romanum; si raggiunge la maggiore età con i 18 anni e si è perciò soggetti al iusiurandum de pace tenenda. Chi contravviene al iusiurandum de pace tenenda e sia pubere, ma non abbia ancora raggiunto i diciotto anni, non incorre nelle sanzioni di questa costituzione de pace tenenda inter subditos, et iuramento firmanda, et vindicanda [L.F. 2.53]; essa infatti si applica soltanto alle paces generales de imperio, non a quelle speciali, nelle quali vale una ratio privatistica e, quindi, anche il pubere validamente si obbliga, secondo una logica strettamente contrattuale; «tunc enim contraxit promittendo super facto suo; sed in illa generali pace de qua loquitur hic, nullus videtur contrahere nisi quia iurat ad postulationem iudicis illius loci, nimirum aliquando est quid licitum in specie, quod in genere non licet»; «sic etiam iure Lombarda dicitur legitima aetas similiter 18. ann. ad contrahendum, ut in Lombarda de prohibita alienatione minorum, l. 1. [Lomb., 2. 29.]»; segue una casistica di luoghi della Lombarda relativi alla maggiore età; «iure autem romano dicitur legitima aetas 25. an. ad contrahendum»; segue una casistica di Diritto Romano sulla legitima aetas; i minori di diciotto anni non sono tenuti alla pugna; aree testuali di allegazione: Codice; Istituzioni; Digesto; Libri feudorum; Lombarda.


a domino : L.F., 2.33.3. incipit: in hoc similis est dominus patrono ...; explicit: ... ut ff. de iureiurando l. iusiurandum § qui iusiurandum; contenuto: analogie tra il dominus e il patrono del libertus, da cui non si pretende il sacramentum calumniae in sede giudiziale; aree testuali di allegazione: Digesto.


a fidelitate : L.F., 2.3.2. incipit: no. hic arg. ad nominis interpretationem sic alias inst. de tutelis in prin. ...; explicit: ... et in decretis 15. q.6. cap. alius, et ca. fina.; contenuto: sulle modalità della petitio investiturae e della sua concreta effettuazione; esempi di formule da usarsi in tale occasione; il caso che il dominus differisca ultra annum et diem l'investitura; la proprietas feudi; il principio «fidelitas cum fama extinguitur»; aree testuali di allegazione: Decretum Gratiani; Istituzioni.


a maioribus : L.F., 2.53.10; incipit: maxime si maiores, id est potentiores; explicit: ... ne querimonia maleficiorum commissorum fieret; contenuto: il metus nella stipula dei contratti da parte dei minori; varianti testuali dell'apparato glossatorio.


a minore : L.F., 2.3.pr. incipit: et merito, quoniam non alienat sed alienatum invenit, et maiorum suorum factum confirmat ...; explicit: ... non auditur, ut c. si adversus «venditionem» pignoris, l. 1 et 2; contenuto: il minorenne può investire «de veteri beneficio», giacché la cosa in sé non costituisce un atto di straordinaria amministrazione, «quoniam non alienat, sed alienatum invenit»; sicché si conclude anche che il minore non può recuperare il pegno costituito dal maggiore e distratto poi da un creditore.
a parte domini : L.F., 2.33.3. sigla: Accursius; incipit: non est enim defendendum amplius


ab adversariis suis quaerere concedere ...; explicit: ... quam ab aliis pulsati facere patiantur; ut C. de fructibus et litibus expensis, l. ul. Accursius; contenuto: il iusiurandum de calumnia non è richiedibile al dominus, salvo che egli non lo pretenda dal vassallo; non ha infatti senso pretendere che sia concesso dall'avversario ciò che solo a forza si concede da parte nostra; aree testuali di allegazione: Codice.


a successione : L.F., 1.1.3. incipit: hic ergo aliud statuit quam in legibus observatur ...; explicit: ... est ergo pro ratione voluntas; contenuto: sui rapporti tra Diritto Romano e Diritto Feudale; l'autorità della consuetudine in Diritto Feudale prevale su quella del diritto scritto; «legum romanorum non vilis est authoritas; non tamen usque adeo vim suam extendunt, ut consuetudinem vincant aut mores»; aree testuali di allegazione: Digesto; Libri feudorum.


ab ecclesiis : L.F., 2.53.9; incipit: nec enim debet extraordinarium; explicit: ... et l. ad instructionem pontium; contenuto: sulle immunità fiscali della chiesa; aree testuali di allegazione: Codice.


ab eo auferatur : L.F., 2.34.4. incipit: istud contingit propter inficiationis poenam ...; explicit: ... quod privetur tunc argu. ff. (rectius; Codice) de ingenuis manumissis, l. penultima; contenuto: la pena per l'inficiatio ha luogo soltanto quando il soggetto indebitamente resistente in giudizio «sciebat, et ex certa scientia dixit se ignorare»; aree testuali di allegazione: Codice; Libellus disputatorius, «in fin. libelli disputatorii pyllei» (luogo non identificato).



ab imperatore : L.F., 1.14.pr. incipit: in primis illud notatur s. quod ex rei qualitate et differentia licitum deprehenditur quod alias non liceret ...; explicit: ... sed ibi plerunque est, propter quod solvitur contra; contenuto: dalla qualità della cosa e dalla sua dignità (differentia) si è legittimati anche all'esercizio di poteri altrimenti non consentiti; segue una casistica di ipotesi in cui la differenza di status legittima i soggetti a differenti potestà; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto; Pillio da Medicina, Libellus disputatorius, «char.2. rub. ex rerum de quibus agitur, qualitate etc.», e «chart. vj. rubr. contra non licet haeredi quod defuncto licebat» [ed. Meyer-Nelthropp, 42, 179].



absentia : L.F., 1.22.pr. incipit: puta cum causa reipublicae sit absens ...; explicit: ... ut in pluribus studiosus indagator poterit invenire; contenuto: tratta dei termini di esperibilità della investitura petitio investiturae; quindi affronta il tema della prescrizione dell'investitura che venga impetrata ultra annum et mensem e della relativa scusante dell'assenza legittima; la prescrizione corre comunque quando la petitio avrebbe potuto seguire per procuratorem; aree testuali di allegazione: Digesto.



absolvendus : L.F., 1.26.1. incipit: nimirum actore non probante, vel quasi probante absolvitur reus ...; explicit: ... ff. de iureiurando, l. non erit, § dato, et l. sed et si, § fi. et l. tutor; contenuto: «actore non probante vel quasi probante absolvitur reus»; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto.



ac beneficio : L.F., 2.52/1.1. incipit: quod beneficium dominus recuperabit nulla praescriptione obstante ...; explicit: ... et in constitutione Friderici Imperialem; contenuto: in caso di alienazione in frode alla legge [cfr. L.F., 2.54(55)], non correrà validamente il tempo della precrizione acquisitiva, per radicale nullità del negozio di alienazione; aree testuali di allegazione: Constitutio Friderici Imperialem; Libri feudorum.



accedere : L.F., 2.20. sigla: Accursius incipit: sed nunquid debebit Episcopus condemnari postea ...; explicit: ... quod aliud fit in soldata, quae non praestatur nomine feudi; ut ibi dicitur. Accursius; contenuto: se si prova che il predecessore dell'attuale Vescovo ha investito il vassallo di una prestazione annua, anche il Vescovo attuale deve essere condannato a prestarla? la gl. si risolve concludendo per la negativa, sia pure con una sfumatura di dubbio, «quia morte dantis fuit finita [praestatio] » [sotto questo particolare profilo, la gl. considera quindi il rapporto feudale con un dominus ecclesiastico come strettamente personale, sia da parte del vassallo, che da parte del dominus, e non pare influenzata dalla natura istituzionale della Chiesa, che potrebbe invece suggerire un'ininterrotta continuità di prestazione]; aree testuali di allegazione: Libri feudorum.



accusare : L.F., 2.33.4. incipit: hoc etiam dicitur de patrono et filio patroni qui prohibentur ...; explicit: ... ff. de iis quae ut indignis l. post, § aetati, et § an libertas; contenuto: analogie tra il patrono del liberto, il dominus e il figlio del patrono, cui si proibisce di accusare il liberto in una causa capitale o di testimoniare contro di lui; anche i liberti che testimoniano contro il dominus sono colpiti da misure afflittive; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto.



acquisierit : L.F., 2.12.1. incipit: intelligas, scilicet suo nomine tantum; licet de pecunia communi ...; explicit: ... quae satis supra, qui feudum dare possunt, notata videntur; contenuto: l'acquisto feudale di un membro della comunione fraterna, per non estendersi a tutta la communio, deve essere avvenuto esclusivamente a nome di uno specifico membro della communio stessa; aree testuali di allegazione: Codice; Libri feudorum.



ad alium transferat: L.F., 2.54(55).4; incipit: scilicet iure consuetudinario ad minorem dominum; explicit: ... quidam tamen dixerunt quod succedat; et quidam non, ut supra, titulo an mutus et alias imperfectus, c. nullus; contenuto: il dominus non può trasferire ad altri il feudo contro la volontà del vasallus; ma, se il trasferimento avviene ad maiorem dominum, esso è possibile, «quia non laeditur vasallus, nisi sit privatus forte»; interviene una correzione di un probabile successivo strato; «vel dicas, quod ad minorem dominum potest transferre, non ad maiorem» [si argomenta da D.4.7.1.pr. (Gaius, lib. iv ad ed. prov.), per analogia con la liceità della fattispecie dell'alienatio iudicii in cui la posizione di una delle parti divenga deterior a séguito dell'alienazione stessa]. Altra soluzione; «vel dicas, quod ad omnes transire potest [arg. da C.4.38.14 (Imppp. Valentinianus, Theodosius et Arcadius AAA. Flaviano, P.P; Illyrici et Italiae (a.391)], per analogia con la liceità dell'alienazione delle proprie cose anche contro il volere dei consortes]. E ancora; «vel non potest transferre omnino, sed retinendo directum dominium potest» [arg. da D.1.18.20, Papinianus, lib. i. resp; per analogia della posizione del dominus con quella del Praeses provinciae, che «abdicando se non amittit imperium», non è cioè spogliato del proprio potere per il semplice fatto della rinunzia ad esso]. E infine; «vel localis est, quod non placet, C. de novo codice componendo, l. i. in fine secundae constitutionis» [con argomentazione non molto chiara, a dire il vero; la l. in questione (C. prooem., 1.2.) non offre luoghi apparentemente atti a chiarire il punto, salvo che si intenda che il riferimento è fatto all'ipotesi di consuetudini locali, eventualmente derogatorie alla costituzione imperiale in questione, per la cui efficacia derogatoria («localis») il glossatore emette in questo caso il suo «non placet»]; «vel dic referre, utrum totam curiam vendat, vel tantum feudum unius vasalli»; nel primo caso l'alienatio è valida, giacché il feudum è considerato un'universitas e vale il principio di Diritto Comune che «quaedam per se non transeunt, quae cum universitate transeunt»; il vasallus è qui considerato nel suo status di soggetto a potestà altrui, in quanto sottoposto alla iurisdictio del dominus, e costituito per tal verso come mèra pertinenza del complesso feudale alienato. Quid iuris, se il vasallus muore lasciando due figli, di cui uno abile, l'altro inabile ad serviendum, succedono tutti e due, ovvero soltanto il soggetto abile? «responde; haec quaestio est disputabilis secundum Corradum; quidam tamen dixerunt quod succedant, et quidam non...»; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto; Libri feudorum; Corrado (glossatore dei Libri feudorum).



ad certum servitium : L.F., 2.51.7. incipit: puta ad aliquid certum faciendum quolibet anno pro ipso feudo, et tunc non tenebitur aliud facere domino, nisi fuerit dictum ...; explicit: ... et hoc est, quod ibi dicitur, ad serviendum postquam refutavit non tenetur; contenuto: ammette la possibilità di refutatio del feudo contro la volontà del dominus; «quod... omittitur a lege, non debet omitti a religione iudicantis»; «et est forte ratio; quia feudum datum ad certum servitium faciendum non potest refutari sine voluntate domini, alias vero quod est indeterminate datum potest refutari; quoniam vasallus qui habet feudum conditionale est obligatum domino ad illud servitium vel per stipulationem, vel saltem per pactum in isto contractus infeudationis appositum et ita vestitum. Unde certa actione ad id faciendum posset a domino conveniri»; segue un elenco delle varie actiones disponibili per la tutela di una simile obligatio; «at cum libere feudum recipit, non apposita aliqua conditione, sed simpliciter fuerit de eo investitus, nihil est preter sacramentum, de quo Deum habeat ultorem, si contra fecerit, si fidelitatem iuraverit; quia et feudum amittit, si culpam committit per quam amittere debeat. Ad nihilum enim obligatus est, nisi ex natura feudi nisi quia si domino non servierit secundum quod ex natura debuerit ipsum feudum amittit. Sicut nam iure consuetudinario feudali permittitur vasallo feudum refutare, ita eodem iure liberatus est postquam refutavit ab illa obligatione naturali, qua tenebitur domino servire. Et hoc est quod ibi dicitur, ad serviendum postquam refutavit, quod ibi dicitur 'ad serviendum, postquam refutavit, non tenetur»; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto; Libri feudorum.



ad dominum : L.F., 1.5.4. incipit: hic notari possunt quae notavimus supra ...; explicit: ... l. si merces, § conductor, et ar. C. de condictione ob causam l. si militem; contenuto: se il vassallo subinfeudato possa agire contro il dominus, quando il vassallo subinfeudante sia deceduto senza eredi o nel caso che questi perda il feudo; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto; Libri feudorum.



ad dominum : L.F., 2.15.1. incipit: et istud est intelligendum propter feudi incertitudinem ...; explicit: ... domini quaestio feudi terminari debet c. ex eo etc.; contenuto: nell'ipotesi del feudo della figlia pervenuto al marito non è possibile costringere questi di fronte al tribunale del dominus, giacché vi è incertezza sulla natura del feudo, conseguentemente sul giudice da adirsi. Segue l'analisi della questione se sia lecito al vasallus ricusare il giudizio del dominus; se ne conclude che la curia del dominus può essere ricusata, anche se tal fatto è considerato moralmente riprovevole (indecens); aree testuali di allegazione: Digesto; Libri feudorum.



ad imperatorem : L.F., 1.26.pr. sigla: Accursius incipit: nam primo invocatur curia, postea comes ...; explicit: ... ff. de officio praetoris, l. Barbarius Philippus. Accursius; contenuto: i gradi dell'appellatio; «instit. de iure naturali gentium et civili, § sed et quod principi ... innuitur quod maior sit populus imperatore, cum ab eo possit degradari»; aree testuali di allegazione: Authenticum; Digesto; Istituzioni.



ad libellum : L.F., 1.5.4. sigla: A. (Accursius). incipit et explicit: alias ad libellum, alias ad libellarium A.; contenuto: varianti testuali.



ad praedictam poenam: L.F., 2.53.5; incipit: hoc refertur ad proximum dictum; explicit: ... capite punitur, ut ff. de re militari, l. fi.; contenuto: Se la comminatoria di pena per denegata giustizia sia estensibile anche ai pacis violatores; aree testuali di allegazione: Digesto; Libri feudorum.



ad probandam novam investituram : L.F., 2.32.pr. sigla: Accursius incipit: hic manifeste corrigitur (!) quod dictum est supra, quid sit investitura in princ. ...; explicit: ... et si de solennitate aliquid deest, quibus subveniri potest, ut infra 3. char. Accursius; contenuto: loci contrarii; testes non sunt de substantia investiturae; aree testuali di allegazione: Codice; Libri feudorum.



ad proximos : L.F., 2.24.11. incipit: et non ad filium vasalli ...; explicit: ... ut infra, si vasallus feudo privetur, cui deferatur cap.1; contenuto: il feudo del fratricida o di altro colpevole per grave delitto, viene da lui perso e non viene deferito al di lui figlio, ma ai suoi agnati; aree testuali di allegazione: Libri feudorum.



ad proximos : L.F., 2.24.11. incipit: intellexerunt quidam scilicet quando feudum non erat paternum, quod non puto verum ...; explicit: ... alias non debet alterius delictum alteri nocere, ut not. in praedict. tit. si vasallus feudo privetur, cui deferatur; contenuto: se il vassallo pecca di fellonia, il beneficio da lui così perduto non va agli agnati ma torna di nuovo al dominus; secondo alcuni la regola vale quando non si tratta di feudo paterno; la gl. osserva che, in caso diverso, il textus non farebbe distinzione se la colpa del vassallo sia commessa verso il dominus o verso terzi; è possibile anche l'interpretazione che tende a identificare nei «proximi» del textus esclusivamente i «descendentes» del vassallo; ne consegue che «delictum alterius alteri nocet... quod contingit propter enormitatem crimini» [la gl. è qui evidentemente stratificata, il testo presenta dei salti logici]; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto; Libri feudorum.



ad regem pertineat : L.F., 2.40.3. sigla: Accursius incipit: et ita hic habes casum in quo casu ecclesia patitur damnum propter culpam praelati ...; explicit: ... et de patrimonio proprio dedisset, cecidisset a proprietate? Accursius; contenuto: un caso in cui la Chiesa può venire danneggiata dal comportamento di un chierico «et hoc contingit ratione regis sive eius privilegio, sicut et alias ratione publicae utilitatis publicantur res ecclesiasticae propter culpam praelati»; «item hoc contingit propter naturam feudi, quia propter ingratitudinem amittitur, alias enim nunquam amitteretur feudum ecclesiae datum, et forte loquitur de culpa, quae respiciebat dominum»; «sed quid si ab alio non rege beneficium habuerit?»; segue una nutrita esemplificazione di svariate tipologie di concessioni feudali promananti da soggetti che siano privi di supremazia nella gerarchia delle dignità civili ed ecclesiastiche; aree testuali di allegazione: Codice; Libri feudorum.



adempta : L.F., 2.2.3. incipit: hoc sic intellige idest domino in probatione deficiente, et praestatur postea iusiurandum ...; explicit: ... non intelligitur contra consuetum ordinem concessisse; ut C. de inofficioso testamento, l. si quando; contenuto: sulla probatio per iusiurandum da parte del vasallus, cui si ricorre a titolo cautelare «domino in probatione deficiente»; ovvero in presenza di una «violenta praesumptio ...pro vasallo; et de hac praesumptione tract. in princ. lib. dispu. hic ergo et in § se. no.»; aree testuali di allegazione: Libri feudorum; Pillio da Medicina, «in princ. lib. dispu. hic ergo. et in § se. no.» [sulla praesumptio violenta del vasallus, cfr., nella parte edita del Libellus disputatorius, nell'ed. Meyer-Nelthropp, pp.5 ss.].



adulteraverint : L.F., 1.17.pr. incipit: Illud intelligo, quando scienter vasallus cognoverit ipsam ...; explicit: ... et in auth. de sanctissimis episcopis, § penultimo, col. ix; contenuto: l'adulterio del vasallus con la moglie del dominus è configurabile come causa di perdita del feudo quando sia perpetrato dolosamente; aree testuali di allegazione: Authenticum; Codice; Decretum Gratiani; Libri feudorum.



aequali pretio : L.F., 2.9.3. incipit: sed nunquid hodie praefertur dominus volens pro aequali pretio redimere maxime in civitatibus in quibus vasallorum feuda sunt quae pro ipsorum debitis creditoribus suis venduntur ? ...; explicit: ... et ideo stare non prohibetur, ut C. de testamentis, l. sancimus; contenuto: se il dominus possa riscattare i feudi dei suoi vassalli che siano stati espropriati dai loro creditori; aree testuali di allegazione: Codice.



aequaliter : L.F., 1.8.pr. sigla: Pyleus (in corpo di glossa) incipit: hic colligitur in primis, quod melior est masculorum ...; explicit: ... et secundum quod de hac materia in summa notatur; contenuto: nella successione feudale «melior est masculorum conditio quam mulierum»; aree testuali di allegazione: cfr. Iacopo Colombi [ps. Ugolino], (ed. Palmieri, BIMAe, II, 183-94), rub. ii., 186), ove si parla di successione ab intestato; dello stesso argomento si parla anche in Iacopo d'Ardizzone, Summa feudorum ed. Asti 1518, Franciscus Silva, rist. an. Franciscus Silva, rist. an. Torino 1970 («Corpus glossatorum juris civilis, V.8»), fo.ix va [18], e in TUI, Venetiis 1584, X/1, fo.231va.



aequitatem : L.F., 1.15.pr. incipit: hic rigori iuris praefertur aequitas ut et alibi et in summa ...; explicit: ... et ff. ad senatusconsultum Velleianum, l. si creditor, § j; contenuto: la successione nel feudo dei figli alla madre si fonda sull'aequitas piuttosto che sul rigor iuris; aree testuali di allegazione: summa, de successionibus ab intestato; Iacopo Colombi, nella (ed. Palmieri rub.II, 186); Pillio da Medicina,«in lib. disp. ij. quaterno, j. char. rubri. semper enim aequitas praefertur rigori» (Parte inedita); Codice; Digesto.



agente : L.F., 2.42.pr. incipit: scilicet rei vendicatione, si crediderit se probare dominium ...; explicit: ... qui pro domino possidebat, ut C. de acquirenda possessione, l. ex libris; contenuto: quaestio; se per recuperare il feudo alienato dal vassallo senza consenso del dominus si agisca con la rei vendicatio o con la condictio; nella gl. tutto ruota attorno al principio che «nemo potest condicere rem suam»; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto; Libri feudorum.



agere non poterit : L.F., 2.8.pr. incipit: huic simile est C. de evictionibus, l. si fundum ...; explicit: ... et ff. de doli excep. l. apud § item Labeo; contenuto: loci paralleli citazioni; Codice; Digesto.



agnoscat : L.F., 2.24.10. incipit: ut infra de prohibita feudi alienatione ...; explicit: ... per Lotharium, lege prima circa finem; contenuto: loci paralleli; aree testuali di allegazione: Libri feudorum.



alienatio feudi paterni : L.F., 2.39.pr. incipit: quod autem est feudum paternum ...; explicit: ... et supra de gradibus successionis in feudo (sic!), cap. primo; contenuto: nozione di feudum paternum (remissive); aree testuali di allegazione: Libri feudorum.



alienavi : L.F., 1.12.pr. incipit: intelligo sic, id est, sive possideo per me, sive per alium, nam qui meo nomine possidet ...; explicit: ... si enim nihil possideat de feudo, et nec dominus, vel forte dominus; aliud est; contenuto: note sul significato della locuzione 'alienare' e sulla possessio feudalis esercitata direttamente, ovvero per interposta persona; «qui meo nomine possidet, ipse non possidet, sed ego ipse possideo»; nel caso di specie, la controversia sul feudum paternum «feudi non est contentio, sed de feudi qualitate haesitatio»; non è questione di titolarità di ius, ma di status soggettivo del titolare; aree testuali di allegazione: Digesto.



aliquid aliud : L.F., 2.20. sigla: Accur.;incipit: hic potest not. quod ratione adiuncti licitum deprehenditur, quod alias esset illicitum ...; explicit: ... ut alibi notavit iurisprudentia. Accur.; contenuto: certi comportamenti e certe situazioni, altrimenti illecite, si legittimano ratione adiuncti; note: il luogo denota evidenti influenze pilliane; cfr l'ed. Meyer-Nelthropp, 72 del Libellus disputatorius; «licitum est quid ratione adiuncti»; per ulteriore spazio concesso al principio nella gl. ai Libri feudorum, cfr. a pag.337, nr. 43, in M. Montorzi, Diritto feudale nel basso medio evo. Materiali di lavoro e strumenti critici per l'esegesi della glossa ordinaria ai Libri feudorum, Torino 1991.



aliquo tempore : L.F., 2.33.pr. incipit: sed de quo tempore intelligitur? resp. triginta annorum. ...; explicit: ... quia tunc puto sine delatione sacramenti debere absolvi; contenuto: è di trenta anni il tempo di prescrizione del diritto all'investitura; ovvero di un anno, quando il soggetto sia stato in possesso del feudo, abbia offerto il giuramento e il dominus sia consenziente al possesso; il termine di trenta anni corre solo quando non sia stato offerto il giuramento; aree testuali di allegazione: Libri feudorum.



aliquod aedificium fecerit : L.F., 2.28.2. sigla: Accursius; incipit: cum fortassis facere non debeat ...; explicit: ... argumen. ff. de usufructu, l. sed si quid inaedificaverit, in principio. Accursius; contenuto: la possibilità di edificazione sul fondo feudale; non è prevista, a meno che essa non avvenga «colligendorum fructuum causa»; ma le eventuali edificazioni non possono essere tolte o restaurate «sine quaestione»; il vasallus tuttavia potrà «rem... suam vendicare»; aree testuali di allegazione: Digesto.



alium pro se: L.F., 2.54(55).3; incipit: notare potes hic ar. quod vasallus potest feudo servire; explicit: ... et supra, tit. si de feudo controversia fuerit, si quis decesserit; contenuto: modalità di prestazione del servitium; il vasallus può prestar servizio a mezzo di un sostituto, purché sia accettato dal dominus; aree testuali di allegazione: Libri feudorum.



alium vasallum : L.F., 2.54(55).6 incipit: nota ergo hic, quod vasallus potest habere alium vasallum; explicit: ... quod hic intelligitur secundum voluntatem domini; contenuto: nel concetto di alienatio non è ricompresa la datio in feudum, per cui non si ricomprende nel divieto contenuto nella costituzione imperiale qui glossata la subinfeudazione, purché essa non dissimuli una vendita, «dum tamen syncere et sine fraude fiat»; aree testuali di allegazione: Libri feudorum.



alterius rei : L.F., 2.44.1. incipit et explicit: id est tanquam alia res esset sibi data ad libellum, scilicet ab illa quam tenebat in feudum; contenuto: il recupero della cosa indebitamente alienata provoca un mutamento o, meglio, una vera e propria novazione nel titolo della detenzione della medesima



amittant: L.F., 2.54(55).1; incipit: in totum si totum alienaverint alioqui pro ea parte duntaxat, pro qua alienatum fuit; explicit: ... quod potest ut supra, de vasallo qui contra constitutionem Lotharii beneficium alienavit, c.i; contenuto: quid iuris, se il vasallus rinunzia al feudum contro la volontà del dominus? la rinunzia è valida? la glossa fonda sulla l. interdum, ff. de operis libertorum (D.38.1.51, Paulus, lib. II. manualium) una risposta affermativa alla questione così posta. La l. interdum disgiunge la pretesa alla prestazione di opere dei liberti dalla esistenza nel patrono della effettiva titolarità del diritto alla prestazione medesima («interdum operarum manet petitio, etiam si ius patroni non sit»); se applicata analogicamente al diritto feudale, una simile disgiunzione tra diritto e pretesa al servitium sembra quindi configurarsi come compatibile con una circolazione autonoma dei beni feudali, anche a prescindere dalla effettiva sussistenza in re feudali del diritto reale dominicale, e salva la pretesa delle prestazioni, che ormai può anche trasformarsi in una sorta di titolo di rendita. Accettare un simile modo di vedere, quindi, significa ricostruire la situazione feudale come mèra situazione di soggezione potestativa e di status, ove una pretesa può appuntarsi su un soggetto ormai estraneo al rapporto di obbligazione feudale originario, che sia tuttavia attuale detentore della res feudalis e come tale soggetto alla prestazione alla pretesa del dominus originario di una res, che nel frattempo è a lui pervenuta per normale circolazione extra-feudale. Mentre l'altro luogo allegato dalla glossa, la l. Sicut, C. De obligationibus et actionibus [C.4.10.5. (Impp. Diocletianus et Maximianus AA. et CC. Mauricio (aa. 293-304)], àncora la situazione alla materia dei diritti personali e soggettivi, ricostruendo la fattispecie alla luce del diritto delle obbligazioni, ragion per cui si prospetta una soluzione negativa per il dilemma proposto nella questione, giacché (come recita la legge allegata) «sicut initio libera potestas unicuique est habendi vel non habendi contractus, ita renuntiare semel constitutae obligationi, adversario non consentiente, nemo potest»; tale soluzione avvicina il feudum alla logica di un sistema di rapporti contrattuali. Un'ultima chiosa, probabile ulteriore strato della glossa, aggiunge un terzo elemento nel sistema, che àncora la materia alla normativa della consuetudine, e riconosce espressamente al vasallus la possibilità di rinunziare al feudum di propria iniziativa, anche senza o contro la volontà del dominus; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto; Libri feudorum.



amittat : L.F., 2.22.pr. incipit: et merito, hoc enim ipso quod non vult iustitiam facere domino suo ...; explicit: ... alias ca. illud te non lateat; contenuto: l'ipotesi che il vasallus non si sottoponga al giudizio sul feudo è già configurabile come presupposto per la perdita del feudo stesso, quasi al modo di un caso particolare di fellonia («quod non vult facere iustitiam domino suo»); aree testuali di allegazione: Libri feudorum.



amittere censetur : L.F., 1.5.1. incipit: sed nunquid hodie et illud est correctum, ut non possit auferri sine certa et convicta culpa? ...; explicit: ... quam alibi; ut ff. ad legem Iuliam de adulteriis l. quod ait; contenuto: problemi relativi alla presenza dell'elemento soggettivo nella fellonia; è necessaria la colpevolezza perché il feudo sia tolto al vasallus? la gl. manifesta scetticismo sulla fondatezza del tentativo degli interpreti di introdurre nella materia il principio della colpevolezza, «ut non possit [feudum] auferri sine certa et convicta culpa»; giacché, nel silenzio delle moderne fonti di diritto positivo e consuetudinario, non si vede cosa possa modificare una disciplina che ab antiquo è fondata su rigorosi principi di responsabilità oggettiva; «quicquid nam nova lege non invenitur expressum, illud in Constitutionibus veterum constat esse relictum»; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto; Libri feudorum; Lombarda.



amittit : L.F., 2.26.6. incipit: hoc ideo accidit; quia ex quo incipit esse miles Dei, desinit esse ...; explicit: ... quia in brocardicis disputatur a iurisprudentia; contenuto: chi si fa chierico non può avere vincoli di fedeltà secolare perché si è fatto miles Christi; omette di disputare la quaestio se il clericus possa servire per interposta persona, avvisando che è materia trattata nei brocardica; note: la glossa è pilliana, come si riscontra anche nell' ed. A. Rota, 142, nr. 193; ragion per cui il rinvio ai Brocardica, per la nota consuetudine di Pillio di usare tal termine come sinonimo di quaestio, deve intendersi come riferito alle stesse quaestiones pilliane; vedi Belloni, 112 [Pillio, 97(94)]; aree testuali di allegazione: Pillio da Medicina, quaestiones disputatae.



amittitur : L.F., 2.26.25. incipit: licet enim non habeat propriam feudi naturam, iure tamen feudum censetur ...; explicit: ... ut infra de feudo non habente propriam feudi naturam, cap. si quis ea lege etc.; contenuto: il feudo dato con clausola di libera trasmissibilità non ha effettiva («propria») natura feudale, ma è nondimeno considerato giuridicamente un feudo a tutti gli effetti («iure tamen feudum censetur»). Si chiarisce successivamente il significato di alcune possibili clausole dell'investitura, al fine di stabilire la natura del feudo. La glossa pare ancorare l'intero problema a quello dell'interpretazione delle formule in uso nel lessico della pratica contrattuale, e pone implicitamente la questione del valore semantico da attribuire al lessema 'feudum'. I concetti che ne derivano creano a loro volta per il lettore moderno qualche ulteriore problema di interpretazione; a prima vista, la natura feudi parrebbe in definitiva configurabile da una parte come qualità propria della fattispecie feudale, normalmente identificabile sulla base di obiettive coordinate di riconoscimento fissate dalla prassi, e legate alla configurazione contrattuale del rapporto in atto; dall'altra parte, poi, interverrebbe per il giurista un'altra opzione interpretativa, condizionata non tanto dai dati obiettivi e storici della situazione in concreto analizzata, ma dalle risorse argomentative e critiche che sono offerte dal raccordo d'essa con la qualificazioni formali del complessivo sistema del ius feudale ('iure tamen feudum censetur'). La prima posizione parrebbe compatibile con una prospettiva di carattere prevalentemente consuetudinario; la seconda potrebbe invece avere come presupposto una situazione in cui l'interprete opera già sulla base di qualificazioni formali ed astratte dei fatti, in cui già sia possibile parlare dell'esistenza di un diritto feudale fornito di un autonomo impianto teorico; aree testuali di allegazione: Libri feudorum.



an divino : L.F., 2.27.10. incipit: id est per iudicium candentis ferri sive igniti ...; explicit: ... ut C. de episcopis et clericis, l. presbyteri; contenuto: casistica sulle modalità di svolgimento delle ordalie; il rusticus non può combattere un duello giudiziario con il miles, ma con un campio dallo stesso nominato, che sia suo pari grado; né alcuno può imporre al miles il duello giudiziario, se questi non vuole, «nisi probaverit, quod antiquitus ipse cum parentibus suis natione miles existat legitimus»; segue remissive una casistica dei privilegia militis; aree testuali di allegazione: Codice; Lombarda.



angariarum: L.F., 2.56(55). pr. incipit: angariae sunt praestationes; parangariae ex quibus praestantur pecuniae et operae; explicit: ...ff. de muneribus et honoribus, l. munerum, § patrimonium; contenuto: note sul significato della locuzione 'angariarum'; aree testuali di allegazione: Digesto.



archiepiscopus : L.F., 1.3.pr. sigla: Accur.;incipit: possunt ergo huiusmodi clerici ...; explicit: ... ut infra. qui testes sunt necessarii ad novam investit. proban. c.i. circa prin. Accur.; contenuto: i chierici di grado episcopale («huiusmodi clerici») possono infeudare, ma non a consanguinei; se un ecclesiastico fa investitura di un feudo prima che ne sia aperta la successione, il successore ecclesiastico non è tenuto a rispettare la già effettuata investitura «et si pure aliquem investiverit, quod exinanitur feudum»; mentre l'investitura non pura, cioè «condizionata», ha valore obbligatorio, ed attiva di fatto il procedimento di costituzione del feudo anche di fronte al successore ecclesiastico; al contrario, se invece l'investitore ecclesiastico muore in anticipo rispetto al vassallo, l'investitura non può ricusarsi, giacché succedono nella relativa pretesa gli eredi; diversamente vanno le cose nell'investitura operata dal privato, ove ambedue i soggetti rimangono immediatamente obbligati; aree testuali di allegazione: Codice; Libri feudorum; Iacopo Colombi, (ed. Palmieri rub.II, 183); «constituebant olim feudum ... » (corrisponde testualmente).



assalierit : L.F., 2.24.5. incipit: istud expositum est supra sed quia de insidiis et persecutionibus hic loquitur ...; explicit: ... et ff. de bonorum possessione contra tabulas non tantum, § si emancipatus filius uxore; contenuto: «quid iuris sit si vasallus cum inimicis domini amicitias copulaverit, et utique feudo privari potest?» aree testuali di allegazione: Codice; Decretum Gratiani; Digesto; Libri feudorum.



auferre : L.F., 1.1.1. incipit: quod adhuc obtinet in feudo guardiae et castaldiae ...; explicit: ... ideo quia illa duo capitula posita sunt post istud; contenuto: sulla revocabilità ad libitum del feudum guardiae; definizione del feudum guardiae et castaldiae e sua revocabilità; aree testuali di allegazione: Libri feudorum.



aut aequali : L.F., 2.34.2. sigla: Accur.; incipit: hic ergo nota quod licitum est mihi per alium quod per me ipsum ...; explicit: ... utrum vasallus possit per alium feudum servire; contenuto: se sia possibile prestare il servitium per mezzo di un rappresentante; «licitum est mihi per alium quod per me ipsum licebat»; per un simile principio, cfr. il Libellus disputatorius di Pillio da Medicina nella parte edita [ed. Meyer-Nelthropp, 136ss.]; aree testuali di allegazione: Digesto; «secundum consuetudinem Mediolanensem, pro qua arg. possunt reperiri in Pyllei quaestione, in qua quaeritur, utrum vasallus possit per alium feudo servire»; [Pillio da Medicina,quaestiones disputatae (ed. Annalisa Belloni, Frankfurt/M 1990, 112); vedi anche H. Kantorowicz, The quaestiones, in Rechtshistorische Schriften, 147 ss.; Cortese, Scienza di giudici e scienza di professori tra xii. e xiii. secolo, in «Legge, giudici, giuristi. Atti Conv. Cagliari 18-21 maggio 1981», 105ss.].



aut grandem : L.F., 2.24.3. sigla: Accursius incipit et explicit: forte secus de levi. sic C. de revocandis donationibus, l. fi. Accursius; contenuto: loci contrarii in tema di fellonia; aree testuali di allegazione: Codice.



aut successione : L.F., 2.1.1. sigla: Accursius. incipit: istud potest habere locum in cohaeredibus, sed non in filio, cum patri succedat ...; explicit: ... ex his ergo colligitur, quod filii non acquirunt patri succedendo, sed acquisitum capiunt. Accursius; contenuto: «filii non acquirunt patri succedendo, sed acquisitum capiunt»; i figli non hanno bisogno di acquisire il feudo per successione, perché anche in vita del padre sono considerati già domini, pur essendo privi di administratio; aree testuali di allegazione: Digesto; Istituzioni.



aut utrunque : L.F., 2.45.pr. incipit: not. ergo hic, quod filius vasalli non potest retinere feudum repudiata hereditate paterna ...; explicit: ... et contra potes in eo notare; contenuto: loci paralleli; il figlio del vassallo non può trattenere il feudo se ha rinunziato all'eredità paterna per eludere i creditori ereditari; ciò vale anche per il figlio dell'enfiteuta; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto.