a decimoctavo anno : L.F., 2.53.pr. sigla: Accursius; incipit:
et ita habes hic ...; explicit: ... invenitur de aliis legitimis
aetatibus, nisi quas superius nominavimus. Accursius; contenuto: sul raggiungimento della
maggiore età. Differenze del ius feudale dal ius romanum; si
raggiunge la maggiore età con i 18 anni e si è perciò soggetti
al iusiurandum de pace tenenda. Chi contravviene al iusiurandum
de pace tenenda e sia pubere, ma non abbia ancora raggiunto i
diciotto anni, non incorre nelle sanzioni di questa costituzione
de pace tenenda inter subditos, et iuramento firmanda, et
vindicanda [L.F. 2.53]; essa infatti si applica soltanto alle
paces generales de imperio, non a quelle speciali, nelle quali
vale una ratio privatistica e, quindi, anche il pubere
validamente si obbliga, secondo una logica strettamente
contrattuale; «tunc enim contraxit promittendo super facto suo;
sed in illa generali pace de qua loquitur hic, nullus videtur
contrahere nisi quia iurat ad postulationem iudicis illius loci,
nimirum aliquando est quid licitum in specie, quod in genere non
licet»; «sic etiam iure Lombarda dicitur legitima aetas
similiter 18. ann. ad contrahendum, ut in Lombarda de prohibita
alienatione minorum, l. 1. [Lomb., 2. 29.]»; segue una casistica
di luoghi della Lombarda relativi alla maggiore età; «iure
autem romano dicitur legitima aetas 25. an. ad contrahendum»;
segue una casistica di Diritto Romano sulla legitima aetas; i
minori di diciotto anni non sono tenuti alla pugna; aree testuali
di allegazione: Codice; Istituzioni; Digesto; Libri feudorum;
Lombarda.
a domino : L.F., 2.33.3. incipit: in hoc similis est dominus
patrono ...; explicit: ... ut ff. de iureiurando l. iusiurandum
§ qui iusiurandum; contenuto: analogie
tra il dominus e il patrono del libertus, da cui non si pretende
il sacramentum calumniae in sede giudiziale; aree testuali di
allegazione: Digesto.
a fidelitate : L.F., 2.3.2. incipit: no. hic arg. ad nominis
interpretationem sic alias inst. de tutelis in prin. ...;
explicit: ... et in decretis 15. q.6. cap. alius, et ca. fina.; contenuto: sulle modalità della
petitio investiturae e della sua concreta effettuazione; esempi
di formule da usarsi in tale occasione; il caso che il dominus
differisca ultra annum et diem l'investitura; la proprietas
feudi; il principio «fidelitas cum fama extinguitur»; aree
testuali di allegazione: Decretum Gratiani; Istituzioni.
a maioribus : L.F., 2.53.10; incipit: maxime si maiores, id
est potentiores; explicit: ... ne querimonia maleficiorum
commissorum fieret; contenuto: il
metus nella stipula dei contratti da parte dei minori; varianti
testuali dell'apparato glossatorio.
a minore : L.F., 2.3.pr. incipit: et merito, quoniam non
alienat sed alienatum invenit, et maiorum suorum factum confirmat
...; explicit: ... non auditur, ut c. si adversus «venditionem»
pignoris, l. 1 et 2; contenuto: il
minorenne può investire «de veteri beneficio», giacché la
cosa in sé non costituisce un atto di straordinaria
amministrazione, «quoniam non alienat, sed alienatum invenit»;
sicché si conclude anche che il minore non può recuperare il
pegno costituito dal maggiore e distratto poi da un creditore.
a parte domini : L.F., 2.33.3. sigla: Accursius; incipit: non est
enim defendendum amplius
ab adversariis suis quaerere concedere ...; explicit: ... quam
ab aliis pulsati facere patiantur; ut C. de fructibus et litibus
expensis, l. ul. Accursius; contenuto:
il iusiurandum de calumnia non è richiedibile al dominus,
salvo che egli non lo pretenda dal vassallo; non ha infatti senso
pretendere che sia concesso dall'avversario ciò che solo a forza
si concede da parte nostra; aree testuali di allegazione: Codice.
a successione : L.F., 1.1.3. incipit: hic ergo aliud statuit
quam in legibus observatur ...; explicit: ... est ergo pro
ratione voluntas; contenuto: sui
rapporti tra Diritto Romano e Diritto Feudale; l'autorità della
consuetudine in Diritto Feudale prevale su quella del diritto
scritto; «legum romanorum non vilis est authoritas; non tamen
usque adeo vim suam extendunt, ut consuetudinem vincant aut
mores»; aree testuali di allegazione: Digesto; Libri feudorum.
ab ecclesiis : L.F., 2.53.9; incipit: nec enim debet extraordinarium; explicit: ... et l. ad instructionem pontium; contenuto: sulle immunità fiscali della chiesa; aree testuali di allegazione: Codice.
ab eo auferatur : L.F., 2.34.4. incipit: istud contingit propter inficiationis poenam ...; explicit: ... quod privetur tunc argu. ff. (rectius; Codice) de ingenuis manumissis, l. penultima; contenuto: la pena per l'inficiatio ha luogo soltanto quando il soggetto indebitamente resistente in giudizio «sciebat, et ex certa scientia dixit se ignorare»; aree testuali di allegazione: Codice; Libellus disputatorius, «in fin. libelli disputatorii pyllei» (luogo non identificato).
ab imperatore : L.F., 1.14.pr. incipit: in primis illud notatur
s. quod ex rei qualitate et differentia licitum deprehenditur
quod alias non liceret ...; explicit: ... sed ibi plerunque est,
propter quod solvitur contra; contenuto:
dalla qualità della cosa e dalla sua dignità
(differentia) si è legittimati anche all'esercizio di poteri
altrimenti non consentiti; segue una casistica di ipotesi in cui
la differenza di status legittima i soggetti a differenti
potestà; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto; Pillio
da Medicina, Libellus disputatorius, «char.2. rub. ex rerum de
quibus agitur, qualitate etc.», e «chart. vj. rubr. contra non
licet haeredi quod defuncto licebat» [ed. Meyer-Nelthropp, 42,
179].
absentia : L.F., 1.22.pr. incipit: puta cum causa reipublicae sit
absens ...; explicit: ... ut in pluribus studiosus indagator
poterit invenire; contenuto: tratta
dei termini di esperibilità della investitura petitio
investiturae; quindi affronta il tema della prescrizione
dell'investitura che venga impetrata ultra annum et mensem e
della relativa scusante dell'assenza legittima; la prescrizione
corre comunque quando la petitio avrebbe potuto seguire per
procuratorem; aree testuali di allegazione: Digesto.
absolvendus : L.F., 1.26.1. incipit: nimirum actore non probante,
vel quasi probante absolvitur reus ...; explicit: ... ff. de
iureiurando, l. non erit, § dato, et l. sed et si, § fi. et l.
tutor; contenuto: «actore
non probante vel quasi probante absolvitur reus»; aree testuali
di allegazione: Codice; Digesto.
ac beneficio : L.F., 2.52/1.1. incipit: quod beneficium dominus
recuperabit nulla praescriptione obstante ...; explicit: ... et
in constitutione Friderici Imperialem; contenuto: in caso di alienazione
in frode alla legge [cfr. L.F., 2.54(55)], non correrà
validamente il tempo della precrizione acquisitiva, per radicale
nullità del negozio di alienazione; aree testuali di
allegazione: Constitutio Friderici Imperialem; Libri feudorum.
accedere : L.F., 2.20. sigla: Accursius incipit: sed nunquid
debebit Episcopus condemnari postea ...; explicit: ... quod aliud
fit in soldata, quae non praestatur nomine feudi; ut ibi dicitur.
Accursius; contenuto: se si
prova che il predecessore dell'attuale Vescovo ha investito il
vassallo di una prestazione annua, anche il Vescovo attuale deve
essere condannato a prestarla? la gl. si risolve concludendo per
la negativa, sia pure con una sfumatura di dubbio, «quia morte
dantis fuit finita [praestatio] » [sotto questo particolare
profilo, la gl. considera quindi il rapporto feudale con un
dominus ecclesiastico come strettamente personale, sia da parte
del vassallo, che da parte del dominus, e non pare influenzata
dalla natura istituzionale della Chiesa, che potrebbe invece
suggerire un'ininterrotta continuità di prestazione]; aree
testuali di allegazione: Libri feudorum.
accusare : L.F., 2.33.4. incipit: hoc etiam dicitur de patrono et
filio patroni qui prohibentur ...; explicit: ... ff. de iis quae
ut indignis l. post, § aetati, et § an libertas; contenuto: analogie tra il patrono
del liberto, il dominus e il figlio del patrono, cui si proibisce
di accusare il liberto in una causa capitale o di testimoniare
contro di lui; anche i liberti che testimoniano contro il dominus
sono colpiti da misure afflittive; aree testuali di allegazione:
Codice; Digesto.
acquisierit : L.F., 2.12.1. incipit: intelligas, scilicet suo
nomine tantum; licet de pecunia communi ...; explicit: ... quae
satis supra, qui feudum dare possunt, notata videntur; contenuto: l'acquisto feudale di un
membro della comunione fraterna, per non estendersi a tutta la
communio, deve essere avvenuto esclusivamente a nome di uno
specifico membro della communio stessa; aree testuali di
allegazione: Codice; Libri feudorum.
ad alium transferat: L.F., 2.54(55).4; incipit: scilicet iure
consuetudinario ad minorem dominum; explicit: ... quidam tamen
dixerunt quod succedat; et quidam non, ut supra, titulo an mutus
et alias imperfectus, c. nullus; contenuto:
il dominus non può trasferire ad altri il feudo contro la
volontà del vasallus; ma, se il trasferimento avviene ad maiorem
dominum, esso è possibile, «quia non laeditur vasallus, nisi
sit privatus forte»; interviene una correzione di un probabile
successivo strato; «vel dicas, quod ad minorem dominum potest
transferre, non ad maiorem» [si argomenta da D.4.7.1.pr. (Gaius,
lib. iv ad ed. prov.), per analogia con la liceità della
fattispecie dell'alienatio iudicii in cui la posizione di una
delle parti divenga deterior a séguito dell'alienazione stessa].
Altra soluzione; «vel dicas, quod ad omnes transire potest [arg.
da C.4.38.14 (Imppp. Valentinianus, Theodosius et Arcadius AAA.
Flaviano, P.P; Illyrici et Italiae (a.391)], per analogia con la
liceità dell'alienazione delle proprie cose anche contro il
volere dei consortes]. E ancora; «vel non potest transferre
omnino, sed retinendo directum dominium potest» [arg. da
D.1.18.20, Papinianus, lib. i. resp; per analogia della posizione
del dominus con quella del Praeses provinciae, che «abdicando se
non amittit imperium», non è cioè spogliato del proprio potere
per il semplice fatto della rinunzia ad esso]. E infine; «vel
localis est, quod non placet, C. de novo codice componendo, l. i.
in fine secundae constitutionis» [con argomentazione non molto
chiara, a dire il vero; la l. in questione (C. prooem., 1.2.) non
offre luoghi apparentemente atti a chiarire il punto, salvo che
si intenda che il riferimento è fatto all'ipotesi di
consuetudini locali, eventualmente derogatorie alla costituzione
imperiale in questione, per la cui efficacia derogatoria
(«localis») il glossatore emette in questo caso il suo «non
placet»]; «vel dic referre, utrum totam curiam vendat, vel
tantum feudum unius vasalli»; nel primo caso l'alienatio è
valida, giacché il feudum è considerato un'universitas e vale
il principio di Diritto Comune che «quaedam per se non
transeunt, quae cum universitate transeunt»; il vasallus è qui
considerato nel suo status di soggetto a potestà altrui, in
quanto sottoposto alla iurisdictio del dominus, e costituito per
tal verso come mèra pertinenza del complesso feudale alienato.
Quid iuris, se il vasallus muore lasciando due figli, di cui uno
abile, l'altro inabile ad serviendum, succedono tutti e due,
ovvero soltanto il soggetto abile? «responde; haec quaestio est
disputabilis secundum Corradum; quidam tamen dixerunt quod
succedant, et quidam non...»; aree testuali di allegazione:
Codice; Digesto; Libri feudorum; Corrado (glossatore dei Libri
feudorum).
ad certum servitium : L.F., 2.51.7. incipit: puta ad aliquid
certum faciendum quolibet anno pro ipso feudo, et tunc non
tenebitur aliud facere domino, nisi fuerit dictum ...; explicit:
... et hoc est, quod ibi dicitur, ad serviendum postquam
refutavit non tenetur; contenuto: ammette
la possibilità di refutatio del feudo contro la volontà del
dominus; «quod... omittitur a lege, non debet omitti a religione
iudicantis»; «et est forte ratio; quia feudum datum ad certum
servitium faciendum non potest refutari sine voluntate domini,
alias vero quod est indeterminate datum potest refutari; quoniam
vasallus qui habet feudum conditionale est obligatum domino ad
illud servitium vel per stipulationem, vel saltem per pactum in
isto contractus infeudationis appositum et ita vestitum. Unde
certa actione ad id faciendum posset a domino conveniri»; segue
un elenco delle varie actiones disponibili per la tutela di una
simile obligatio; «at cum libere feudum recipit, non apposita
aliqua conditione, sed simpliciter fuerit de eo investitus, nihil
est preter sacramentum, de quo Deum habeat ultorem, si contra
fecerit, si fidelitatem iuraverit; quia et feudum amittit, si
culpam committit per quam amittere debeat. Ad nihilum enim
obligatus est, nisi ex natura feudi nisi quia si domino non
servierit secundum quod ex natura debuerit ipsum feudum amittit.
Sicut nam iure consuetudinario feudali permittitur vasallo feudum
refutare, ita eodem iure liberatus est postquam refutavit ab illa
obligatione naturali, qua tenebitur domino servire. Et hoc est
quod ibi dicitur, ad serviendum postquam refutavit, quod ibi
dicitur 'ad serviendum, postquam refutavit, non tenetur»; aree
testuali di allegazione: Codice; Digesto; Libri feudorum.
ad dominum : L.F., 1.5.4. incipit: hic notari possunt quae
notavimus supra ...; explicit: ... l. si merces, § conductor, et
ar. C. de condictione ob causam l. si militem; contenuto: se il vassallo
subinfeudato possa agire contro il dominus, quando il vassallo
subinfeudante sia deceduto senza eredi o nel caso che questi
perda il feudo; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto;
Libri feudorum.
ad dominum : L.F., 2.15.1. incipit: et istud est intelligendum
propter feudi incertitudinem ...; explicit: ... domini quaestio
feudi terminari debet c. ex eo etc.; contenuto:
nell'ipotesi del feudo della figlia pervenuto al marito
non è possibile costringere questi di fronte al tribunale del
dominus, giacché vi è incertezza sulla natura del feudo,
conseguentemente sul giudice da adirsi. Segue l'analisi della
questione se sia lecito al vasallus ricusare il giudizio del
dominus; se ne conclude che la curia del dominus può essere
ricusata, anche se tal fatto è considerato moralmente
riprovevole (indecens); aree testuali di allegazione: Digesto;
Libri feudorum.
ad imperatorem : L.F., 1.26.pr. sigla: Accursius incipit: nam
primo invocatur curia, postea comes ...; explicit: ... ff. de
officio praetoris, l. Barbarius Philippus. Accursius; contenuto: i gradi dell'appellatio;
«instit. de iure naturali gentium et civili, § sed et quod
principi ... innuitur quod maior sit populus imperatore, cum ab
eo possit degradari»; aree testuali di allegazione: Authenticum;
Digesto; Istituzioni.
ad libellum : L.F., 1.5.4. sigla: A. (Accursius). incipit et
explicit: alias ad libellum, alias ad libellarium A.; contenuto: varianti testuali.
ad praedictam poenam: L.F., 2.53.5; incipit: hoc refertur ad
proximum dictum; explicit: ... capite punitur, ut ff. de re
militari, l. fi.; contenuto: Se
la comminatoria di pena per denegata giustizia sia estensibile
anche ai pacis violatores; aree testuali di allegazione: Digesto;
Libri feudorum.
ad probandam novam investituram : L.F., 2.32.pr. sigla: Accursius
incipit: hic manifeste corrigitur (!) quod dictum est supra, quid
sit investitura in princ. ...; explicit: ... et si de solennitate
aliquid deest, quibus subveniri potest, ut infra 3. char.
Accursius; contenuto: loci
contrarii; testes non sunt de substantia investiturae; aree
testuali di allegazione: Codice; Libri feudorum.
ad proximos : L.F., 2.24.11. incipit: et non ad filium vasalli
...; explicit: ... ut infra, si vasallus feudo privetur, cui
deferatur cap.1; contenuto: il
feudo del fratricida o di altro colpevole per grave delitto,
viene da lui perso e non viene deferito al di lui figlio, ma ai
suoi agnati; aree testuali di allegazione: Libri feudorum.
ad proximos : L.F., 2.24.11. incipit: intellexerunt quidam
scilicet quando feudum non erat paternum, quod non puto verum
...; explicit: ... alias non debet alterius delictum alteri
nocere, ut not. in praedict. tit. si vasallus feudo privetur, cui
deferatur; contenuto: se il
vassallo pecca di fellonia, il beneficio da lui così perduto non
va agli agnati ma torna di nuovo al dominus; secondo alcuni la
regola vale quando non si tratta di feudo paterno; la gl. osserva
che, in caso diverso, il textus non farebbe distinzione se la
colpa del vassallo sia commessa verso il dominus o verso terzi;
è possibile anche l'interpretazione che tende a identificare nei
«proximi» del textus esclusivamente i «descendentes» del
vassallo; ne consegue che «delictum alterius alteri nocet...
quod contingit propter enormitatem crimini» [la gl. è qui
evidentemente stratificata, il testo presenta dei salti logici];
aree testuali di allegazione: Codice; Digesto; Libri feudorum.
ad regem pertineat : L.F., 2.40.3. sigla: Accursius incipit: et
ita hic habes casum in quo casu ecclesia patitur damnum propter
culpam praelati ...; explicit: ... et de patrimonio proprio
dedisset, cecidisset a proprietate? Accursius; contenuto: un caso in cui la Chiesa
può venire danneggiata dal comportamento di un chierico «et hoc
contingit ratione regis sive eius privilegio, sicut et alias
ratione publicae utilitatis publicantur res ecclesiasticae
propter culpam praelati»; «item hoc contingit propter naturam
feudi, quia propter ingratitudinem amittitur, alias enim nunquam
amitteretur feudum ecclesiae datum, et forte loquitur de culpa,
quae respiciebat dominum»; «sed quid si ab alio non rege
beneficium habuerit?»; segue una nutrita esemplificazione di
svariate tipologie di concessioni feudali promananti da soggetti
che siano privi di supremazia nella gerarchia delle dignità
civili ed ecclesiastiche; aree testuali di allegazione: Codice;
Libri feudorum.
adempta : L.F., 2.2.3. incipit: hoc sic intellige idest domino in
probatione deficiente, et praestatur postea iusiurandum ...;
explicit: ... non intelligitur contra consuetum ordinem
concessisse; ut C. de inofficioso testamento, l. si quando; contenuto: sulla probatio per
iusiurandum da parte del vasallus, cui si ricorre a titolo
cautelare «domino in probatione deficiente»; ovvero in presenza
di una «violenta praesumptio ...pro vasallo; et de hac
praesumptione tract. in princ. lib. dispu. hic ergo et in § se.
no.»; aree testuali di allegazione: Libri feudorum; Pillio da
Medicina, «in princ. lib. dispu. hic ergo. et in § se. no.»
[sulla praesumptio violenta del vasallus, cfr., nella parte edita
del Libellus disputatorius, nell'ed. Meyer-Nelthropp, pp.5 ss.].
adulteraverint : L.F., 1.17.pr. incipit: Illud intelligo, quando
scienter vasallus cognoverit ipsam ...; explicit: ... et in auth.
de sanctissimis episcopis, § penultimo, col. ix; contenuto: l'adulterio del vasallus
con la moglie del dominus è configurabile come causa di perdita
del feudo quando sia perpetrato dolosamente; aree testuali di
allegazione: Authenticum; Codice; Decretum Gratiani; Libri
feudorum.
aequali pretio : L.F., 2.9.3. incipit: sed nunquid hodie
praefertur dominus volens pro aequali pretio redimere maxime in
civitatibus in quibus vasallorum feuda sunt quae pro ipsorum
debitis creditoribus suis venduntur ? ...; explicit: ... et ideo
stare non prohibetur, ut C. de testamentis, l. sancimus; contenuto: se il dominus possa
riscattare i feudi dei suoi vassalli che siano stati espropriati
dai loro creditori; aree testuali di allegazione: Codice.
aequaliter : L.F., 1.8.pr. sigla: Pyleus (in corpo di glossa)
incipit: hic colligitur in primis, quod melior est masculorum
...; explicit: ... et secundum quod de hac materia in summa
notatur; contenuto: nella
successione feudale «melior est masculorum conditio quam
mulierum»; aree testuali di allegazione: cfr. Iacopo Colombi
[ps. Ugolino], (ed. Palmieri, BIMAe, II, 183-94), rub. ii., 186),
ove si parla di successione ab intestato; dello stesso argomento
si parla anche in Iacopo d'Ardizzone, Summa feudorum ed. Asti
1518, Franciscus Silva, rist. an. Franciscus Silva, rist. an.
Torino 1970 («Corpus glossatorum juris civilis, V.8»), fo.ix va
[18], e in TUI, Venetiis 1584, X/1, fo.231va.
aequitatem : L.F., 1.15.pr. incipit: hic rigori iuris praefertur
aequitas ut et alibi et in summa ...; explicit: ... et ff. ad
senatusconsultum Velleianum, l. si creditor, § j; contenuto: la successione nel feudo
dei figli alla madre si fonda sull'aequitas piuttosto che sul
rigor iuris; aree testuali di allegazione: summa, de
successionibus ab intestato; Iacopo Colombi, nella (ed. Palmieri
rub.II, 186); Pillio da Medicina,«in lib. disp. ij. quaterno, j.
char. rubri. semper enim aequitas praefertur rigori» (Parte
inedita); Codice; Digesto.
agente : L.F., 2.42.pr. incipit: scilicet rei vendicatione, si
crediderit se probare dominium ...; explicit: ... qui pro domino
possidebat, ut C. de acquirenda possessione, l. ex libris; contenuto: quaestio; se per
recuperare il feudo alienato dal vassallo senza consenso del
dominus si agisca con la rei vendicatio o con la condictio; nella
gl. tutto ruota attorno al principio che «nemo potest condicere
rem suam»; aree testuali di allegazione: Codice; Digesto; Libri
feudorum.
agere non poterit : L.F., 2.8.pr. incipit: huic simile est C. de
evictionibus, l. si fundum ...; explicit: ... et ff. de doli
excep. l. apud § item Labeo; contenuto:
loci paralleli citazioni; Codice; Digesto.
agnoscat : L.F., 2.24.10. incipit: ut infra de prohibita feudi
alienatione ...; explicit: ... per Lotharium, lege prima circa
finem; contenuto: loci
paralleli; aree testuali di allegazione: Libri feudorum.
alienatio feudi paterni : L.F., 2.39.pr. incipit: quod autem est
feudum paternum ...; explicit: ... et supra de gradibus
successionis in feudo (sic!), cap. primo; contenuto: nozione di feudum
paternum (remissive); aree testuali di allegazione: Libri
feudorum.
alienavi : L.F., 1.12.pr. incipit: intelligo sic, id est, sive
possideo per me, sive per alium, nam qui meo nomine possidet ...;
explicit: ... si enim nihil possideat de feudo, et nec dominus,
vel forte dominus; aliud est; contenuto:
note sul significato della locuzione 'alienare' e sulla
possessio feudalis esercitata direttamente, ovvero per interposta
persona; «qui meo nomine possidet, ipse non possidet, sed ego
ipse possideo»; nel caso di specie, la controversia sul feudum
paternum «feudi non est contentio, sed de feudi qualitate
haesitatio»; non è questione di titolarità di ius, ma di
status soggettivo del titolare; aree testuali di allegazione:
Digesto.
aliquid aliud : L.F., 2.20. sigla: Accur.;incipit: hic potest
not. quod ratione adiuncti licitum deprehenditur, quod alias
esset illicitum ...; explicit: ... ut alibi notavit
iurisprudentia. Accur.; contenuto: certi
comportamenti e certe situazioni, altrimenti illecite, si
legittimano ratione adiuncti; note: il luogo denota evidenti
influenze pilliane; cfr l'ed. Meyer-Nelthropp, 72 del Libellus
disputatorius; «licitum est quid ratione adiuncti»; per
ulteriore spazio concesso al principio nella gl. ai Libri
feudorum, cfr. a pag.337, nr. 43, in M. Montorzi, Diritto feudale
nel basso medio evo. Materiali di lavoro e strumenti critici per
l'esegesi della glossa ordinaria ai Libri feudorum, Torino 1991.
aliquo tempore : L.F., 2.33.pr. incipit: sed de quo tempore
intelligitur? resp. triginta annorum. ...; explicit: ... quia
tunc puto sine delatione sacramenti debere absolvi; contenuto: è di trenta anni il
tempo di prescrizione del diritto all'investitura; ovvero di un
anno, quando il soggetto sia stato in possesso del feudo, abbia
offerto il giuramento e il dominus sia consenziente al possesso;
il termine di trenta anni corre solo quando non sia stato offerto
il giuramento; aree testuali di allegazione: Libri feudorum.
aliquod aedificium fecerit : L.F., 2.28.2. sigla: Accursius;
incipit: cum fortassis facere non debeat ...; explicit: ...
argumen. ff. de usufructu, l. sed si quid inaedificaverit, in
principio. Accursius; contenuto: la
possibilità di edificazione sul fondo feudale; non è prevista,
a meno che essa non avvenga «colligendorum fructuum causa»; ma
le eventuali edificazioni non possono essere tolte o restaurate
«sine quaestione»; il vasallus tuttavia potrà «rem... suam
vendicare»; aree testuali di allegazione: Digesto.
alium pro se: L.F., 2.54(55).3; incipit: notare potes hic ar.
quod vasallus potest feudo servire; explicit: ... et supra, tit.
si de feudo controversia fuerit, si quis decesserit; contenuto: modalità di prestazione
del servitium; il vasallus può prestar servizio a mezzo di un
sostituto, purché sia accettato dal dominus; aree testuali di
allegazione: Libri feudorum.
alium vasallum : L.F., 2.54(55).6 incipit: nota ergo hic, quod
vasallus potest habere alium vasallum; explicit: ... quod hic
intelligitur secundum voluntatem domini; contenuto: nel concetto di
alienatio non è ricompresa la datio in feudum, per cui non si
ricomprende nel divieto contenuto nella costituzione imperiale
qui glossata la subinfeudazione, purché essa non dissimuli una
vendita, «dum tamen syncere et sine fraude fiat»; aree testuali
di allegazione: Libri feudorum.
alterius rei : L.F., 2.44.1. incipit et explicit: id est tanquam
alia res esset sibi data ad libellum, scilicet ab illa quam
tenebat in feudum; contenuto: il
recupero della cosa indebitamente alienata provoca un mutamento
o, meglio, una vera e propria novazione nel titolo della
detenzione della medesima
amittant: L.F., 2.54(55).1; incipit: in totum si totum
alienaverint alioqui pro ea parte duntaxat, pro qua alienatum
fuit; explicit: ... quod potest ut supra, de vasallo qui contra
constitutionem Lotharii beneficium alienavit, c.i; contenuto: quid iuris, se il
vasallus rinunzia al feudum contro la volontà del dominus? la
rinunzia è valida? la glossa fonda sulla l. interdum, ff. de
operis libertorum (D.38.1.51, Paulus, lib. II. manualium) una
risposta affermativa alla questione così posta. La l. interdum
disgiunge la pretesa alla prestazione di opere dei liberti dalla
esistenza nel patrono della effettiva titolarità del diritto
alla prestazione medesima («interdum operarum manet petitio,
etiam si ius patroni non sit»); se applicata analogicamente al
diritto feudale, una simile disgiunzione tra diritto e pretesa al
servitium sembra quindi configurarsi come compatibile con una
circolazione autonoma dei beni feudali, anche a prescindere dalla
effettiva sussistenza in re feudali del diritto reale dominicale,
e salva la pretesa delle prestazioni, che ormai può anche
trasformarsi in una sorta di titolo di rendita. Accettare un
simile modo di vedere, quindi, significa ricostruire la
situazione feudale come mèra situazione di soggezione
potestativa e di status, ove una pretesa può appuntarsi su un
soggetto ormai estraneo al rapporto di obbligazione feudale
originario, che sia tuttavia attuale detentore della res feudalis
e come tale soggetto alla prestazione alla pretesa del dominus
originario di una res, che nel frattempo è a lui pervenuta per
normale circolazione extra-feudale. Mentre l'altro luogo allegato
dalla glossa, la l. Sicut, C. De obligationibus et actionibus
[C.4.10.5. (Impp. Diocletianus et Maximianus AA. et CC. Mauricio
(aa. 293-304)], àncora la situazione alla materia dei diritti
personali e soggettivi, ricostruendo la fattispecie alla luce del
diritto delle obbligazioni, ragion per cui si prospetta una
soluzione negativa per il dilemma proposto nella questione,
giacché (come recita la legge allegata) «sicut initio libera
potestas unicuique est habendi vel non habendi contractus, ita
renuntiare semel constitutae obligationi, adversario non
consentiente, nemo potest»; tale soluzione avvicina il feudum
alla logica di un sistema di rapporti contrattuali. Un'ultima
chiosa, probabile ulteriore strato della glossa, aggiunge un
terzo elemento nel sistema, che àncora la materia alla normativa
della consuetudine, e riconosce espressamente al vasallus la
possibilità di rinunziare al feudum di propria iniziativa, anche
senza o contro la volontà del dominus; aree testuali di
allegazione: Codice; Digesto; Libri feudorum.
amittat : L.F., 2.22.pr. incipit: et merito, hoc enim ipso quod
non vult iustitiam facere domino suo ...; explicit: ... alias ca.
illud te non lateat; contenuto: l'ipotesi
che il vasallus non si sottoponga al giudizio sul feudo è già
configurabile come presupposto per la perdita del feudo stesso,
quasi al modo di un caso particolare di fellonia («quod non vult
facere iustitiam domino suo»); aree testuali di allegazione:
Libri feudorum.
amittere censetur : L.F., 1.5.1. incipit: sed nunquid hodie et
illud est correctum, ut non possit auferri sine certa et convicta
culpa? ...; explicit: ... quam alibi; ut ff. ad legem Iuliam de
adulteriis l. quod ait; contenuto: problemi
relativi alla presenza dell'elemento soggettivo nella fellonia;
è necessaria la colpevolezza perché il feudo sia tolto al
vasallus? la gl. manifesta scetticismo sulla fondatezza del
tentativo degli interpreti di introdurre nella materia il
principio della colpevolezza, «ut non possit [feudum] auferri
sine certa et convicta culpa»; giacché, nel silenzio delle
moderne fonti di diritto positivo e consuetudinario, non si vede
cosa possa modificare una disciplina che ab antiquo è fondata su
rigorosi principi di responsabilità oggettiva; «quicquid nam
nova lege non invenitur expressum, illud in Constitutionibus
veterum constat esse relictum»; aree testuali di allegazione:
Codice; Digesto; Libri feudorum; Lombarda.
amittit : L.F., 2.26.6. incipit: hoc ideo accidit; quia ex quo
incipit esse miles Dei, desinit esse ...; explicit: ... quia in
brocardicis disputatur a iurisprudentia; contenuto: chi si fa chierico non
può avere vincoli di fedeltà secolare perché si è fatto miles
Christi; omette di disputare la quaestio se il clericus possa
servire per interposta persona, avvisando che è materia trattata
nei brocardica; note: la glossa è pilliana, come si riscontra
anche nell' ed. A. Rota, 142, nr. 193; ragion per cui il rinvio
ai Brocardica, per la nota consuetudine di Pillio di usare tal
termine come sinonimo di quaestio, deve intendersi come riferito
alle stesse quaestiones pilliane; vedi Belloni, 112 [Pillio,
97(94)]; aree testuali di allegazione: Pillio da Medicina,
quaestiones disputatae.
amittitur : L.F., 2.26.25. incipit: licet enim non habeat
propriam feudi naturam, iure tamen feudum censetur ...; explicit:
... ut infra de feudo non habente propriam feudi naturam, cap. si
quis ea lege etc.; contenuto: il
feudo dato con clausola di libera trasmissibilità non ha
effettiva («propria») natura feudale, ma è nondimeno
considerato giuridicamente un feudo a tutti gli effetti («iure
tamen feudum censetur»). Si chiarisce successivamente il
significato di alcune possibili clausole dell'investitura, al
fine di stabilire la natura del feudo. La glossa pare ancorare
l'intero problema a quello dell'interpretazione delle formule in
uso nel lessico della pratica contrattuale, e pone implicitamente
la questione del valore semantico da attribuire al lessema
'feudum'. I concetti che ne derivano creano a loro volta per il
lettore moderno qualche ulteriore problema di interpretazione; a
prima vista, la natura feudi parrebbe in definitiva configurabile
da una parte come qualità propria della fattispecie feudale,
normalmente identificabile sulla base di obiettive coordinate di
riconoscimento fissate dalla prassi, e legate alla configurazione
contrattuale del rapporto in atto; dall'altra parte, poi,
interverrebbe per il giurista un'altra opzione interpretativa,
condizionata non tanto dai dati obiettivi e storici della
situazione in concreto analizzata, ma dalle risorse argomentative
e critiche che sono offerte dal raccordo d'essa con la
qualificazioni formali del complessivo sistema del ius feudale
('iure tamen feudum censetur'). La prima posizione parrebbe
compatibile con una prospettiva di carattere prevalentemente
consuetudinario; la seconda potrebbe invece avere come
presupposto una situazione in cui l'interprete opera già sulla
base di qualificazioni formali ed astratte dei fatti, in cui già
sia possibile parlare dell'esistenza di un diritto feudale
fornito di un autonomo impianto teorico; aree testuali di
allegazione: Libri feudorum.
an divino : L.F., 2.27.10. incipit: id est per iudicium candentis
ferri sive igniti ...; explicit: ... ut C. de episcopis et
clericis, l. presbyteri; contenuto: casistica
sulle modalità di svolgimento delle ordalie; il rusticus non
può combattere un duello giudiziario con il miles, ma con un
campio dallo stesso nominato, che sia suo pari grado; né alcuno
può imporre al miles il duello giudiziario, se questi non vuole,
«nisi probaverit, quod antiquitus ipse cum parentibus suis
natione miles existat legitimus»; segue remissive una casistica
dei privilegia militis; aree testuali di allegazione: Codice;
Lombarda.
angariarum: L.F., 2.56(55). pr. incipit: angariae sunt
praestationes; parangariae ex quibus praestantur pecuniae et
operae; explicit: ...ff. de muneribus et honoribus, l. munerum,
§ patrimonium; contenuto: note
sul significato della locuzione 'angariarum'; aree testuali di
allegazione: Digesto.
archiepiscopus : L.F., 1.3.pr. sigla: Accur.;incipit: possunt
ergo huiusmodi clerici ...; explicit: ... ut infra. qui testes
sunt necessarii ad novam investit. proban. c.i. circa prin.
Accur.; contenuto: i chierici
di grado episcopale («huiusmodi clerici») possono infeudare, ma
non a consanguinei; se un ecclesiastico fa investitura di un
feudo prima che ne sia aperta la successione, il successore
ecclesiastico non è tenuto a rispettare la già effettuata
investitura «et si pure aliquem investiverit, quod exinanitur
feudum»; mentre l'investitura non pura, cioè «condizionata»,
ha valore obbligatorio, ed attiva di fatto il procedimento di
costituzione del feudo anche di fronte al successore
ecclesiastico; al contrario, se invece l'investitore
ecclesiastico muore in anticipo rispetto al vassallo,
l'investitura non può ricusarsi, giacché succedono nella
relativa pretesa gli eredi; diversamente vanno le cose
nell'investitura operata dal privato, ove ambedue i soggetti
rimangono immediatamente obbligati; aree testuali di allegazione:
Codice; Libri feudorum; Iacopo Colombi, (ed. Palmieri rub.II,
183); «constituebant olim feudum ... » (corrisponde
testualmente).
assalierit : L.F., 2.24.5. incipit: istud expositum est supra sed
quia de insidiis et persecutionibus hic loquitur ...; explicit:
... et ff. de bonorum possessione contra tabulas non tantum, §
si emancipatus filius uxore; contenuto:
«quid iuris sit si vasallus cum inimicis domini amicitias
copulaverit, et utique feudo privari potest?» aree testuali di
allegazione: Codice; Decretum Gratiani; Digesto; Libri feudorum.
auferre : L.F., 1.1.1. incipit: quod adhuc obtinet in feudo
guardiae et castaldiae ...; explicit: ... ideo quia illa duo
capitula posita sunt post istud; contenuto:
sulla revocabilità ad libitum del feudum guardiae;
definizione del feudum guardiae et castaldiae e sua
revocabilità; aree testuali di allegazione: Libri feudorum.
aut aequali : L.F., 2.34.2. sigla: Accur.; incipit: hic ergo nota
quod licitum est mihi per alium quod per me ipsum ...; explicit:
... utrum vasallus possit per alium feudum servire; contenuto: se sia possibile
prestare il servitium per mezzo di un rappresentante; «licitum
est mihi per alium quod per me ipsum licebat»; per un simile
principio, cfr. il Libellus disputatorius di Pillio da Medicina
nella parte edita [ed. Meyer-Nelthropp, 136ss.]; aree testuali di
allegazione: Digesto; «secundum consuetudinem Mediolanensem, pro
qua arg. possunt reperiri in Pyllei quaestione, in qua quaeritur,
utrum vasallus possit per alium feudo servire»; [Pillio da
Medicina,quaestiones disputatae (ed. Annalisa Belloni,
Frankfurt/M 1990, 112); vedi anche H. Kantorowicz, The
quaestiones, in Rechtshistorische Schriften, 147 ss.; Cortese,
Scienza di giudici e scienza di professori tra xii. e xiii.
secolo, in «Legge, giudici, giuristi. Atti Conv. Cagliari 18-21
maggio 1981», 105ss.].
aut grandem : L.F., 2.24.3. sigla: Accursius incipit et explicit:
forte secus de levi. sic C. de revocandis donationibus, l. fi.
Accursius; contenuto: loci
contrarii in tema di fellonia; aree testuali di allegazione:
Codice.
aut successione : L.F., 2.1.1. sigla: Accursius. incipit: istud
potest habere locum in cohaeredibus, sed non in filio, cum patri
succedat ...; explicit: ... ex his ergo colligitur, quod filii
non acquirunt patri succedendo, sed acquisitum capiunt.
Accursius; contenuto: «filii
non acquirunt patri succedendo, sed acquisitum capiunt»; i figli
non hanno bisogno di acquisire il feudo per successione, perché
anche in vita del padre sono considerati già domini, pur essendo
privi di administratio; aree testuali di allegazione: Digesto;
Istituzioni.
aut utrunque : L.F., 2.45.pr. incipit: not. ergo hic, quod filius
vasalli non potest retinere feudum repudiata hereditate paterna
...; explicit: ... et contra potes in eo notare; contenuto: loci paralleli; il
figlio del vassallo non può trattenere il feudo se ha rinunziato
all'eredità paterna per eludere i creditori ereditari; ciò vale
anche per il figlio dell'enfiteuta; aree testuali di allegazione:
Codice; Digesto.