fantini (37241 byte) Maria Grazia Fantini

LA CULTURA

DEL GIURISTA

MEDIEVALE

Natura, causa, ratio

Prefazione di

Gianfranco Garancini

Franco Angeli

Il volume è stato pubblicato con il contributo del Dipartimento di storia della società e delle istituzioni dell’Università degli Studi di Milano.

Maria Grazia Fantini, avvocato, collabora con la cattedra di Storia del diritto italiano della Facoltà di Scienze Politiche nell’Università di Milano svolgendo da molti anni ricerche intorno ai rapporti fra la scientia iuris medievale e la cultura coeva. Ha pubblicato il frutto di tali approfondimenti in alcuni saggi fra cui: Cenni di ermeneutica giuridica con particolare riguardo al diritto italiano e alla sua storia, in Divus Thomas, 98 (1995); Ius sine causa nasci non potest. La riflessione medievale sulla causa negoziale, in Divus Thomas, 100 (1997).

Indice

Elenco delle sigle e delle abbreviazioni

Introduzione

I. Il tempo

1. I fermenti nascosti

L’eredità antica

L’intuizione della libertà

Una penitenza per costruire l’uomo

Un’altra natura

La necessità detta le regole 2. L'alba della nuova età

La Natura e l’uomo

La ragione rilegge la Natura

3. L'homo faber e le sue città

La Natura cambia volto. Microcosmo e megacosmo

Il ruolo degli intellettuali

La scientia iuris

2. Le cose

1. La Natura e le causae

La causa prima e le causae secundae

La ragione

Il libero arbitrio

3. Gli strumenti per conoscere le cose

1. Necessità, libertà, ragione

La necessità della libertà: la possibilitas

La necessità della ragione: I’utilitas

Un altro diritto naturale

Prohibitiones e mandata. Demonstrationes e permissiones

Verso un diritto nuovo

4. L’uso degli strumenti

1. Auctoritas processit ex vera ratione

11 valore dell’auctoritas per la cultura medievale

L’auctoritas dell’uomo: la ratio

La ratio del diritto e l’interpretatio

Un nuovo diritto naturale: il diritto dell’uomo. Natura idest

Deus

Natura nostra idest Deus

5. La costruzione del diritto

1. La giustizia e il diritto

Iustitia est virtus

Homo, ut populus

Utilitas communis

Utile est medium

2. La scientia iuris

La filosofia come strumento

Interpretatio dottori tantum probabile...

La consuetudine come volontà: Consuetudo est altera natura

I nuovi contratti

Ex nudo patto ius oritur

Tra causa e natura

La prevalenza della volontà

iustitia est causa intrinseca iuris

Diritto come sistema

Bibliografia

Indice delle fonti

Indice dei nomi

L’avventura culturale dei giuristi medievali è stata — e rimane — una delle più grandi e appassionanti manifestazioni (e, appunto, avventure) dell’intelletto umano. E fra le più complete. I giuristi riuscirono nel compito complesso di costruire un sistema di regole condivise e vissute, in risposta alle domande di norme che la società poneva, nel corso di un fluire che fu significativo di un’integrazione culturale e sociale che, pur tra devastanti conflitti, vide la nascita dell’Europa e della cultura europea.

Essi riuscirono nel compito di costruire una cultura giuridica (prima ancora che un ordine giuridico, ché l’ordine nel quale gli uomini del medio evo si sentivano di vivere era ben più vasto) che riuscisse a fondere in un sistema complesso e tuttavia coerente eredità antiche e fermenti nuovissimi, a superare in una visione coerente risalenti paure cosmologiche ed entusiasmanti scoperte naturali, a garantire la libertà dell’uomo all’interno di quella visione e insieme ad esprimere l’intimamente sentito rispetto per le leggi della natura.

I giuristi medievali seppero dare all’Europa di allora uno ius commune rivelatore di una unità non provvisoria o meramente politica intorno ad alcuni capisaldi: la libertà e la ragione dell’uomo e la sua centralità nell’infinito dipanarsi e intrecciarsi delle relazioni personali e sociali; ma anche concetti, significanti entrati ormai nel linguaggio comune e indispensabile, non solo dei giuristi: natura, causa, ratio, elementi di un progetto di relazioni fra uomo e uomo, uomo e cose, uomo e società, ma anche uomo e tempo, uomo e cosmo, uomo e Dio. Artefici di una civiltà, costruttori di una scientia radicalmente umana, protagonisti di una cultura.

Questo libro ripercorre, reinterpreta; spiega quell’avventura del pensiero e dell’umanità, attraverso la cultura dei giuristi, appunto, còlta e analizzata nella difficile e sottile opera di elaborazione di uno strumentario logico e concettuale (in talora sorprendente intesa con i coevi filosofi) e di un linguaggio che da esoterico e professionale — sulla scorta della coltivata e venerata eredità del diritto romano — si è fatto comune, e non solo per la storia del diritto. Una spiegazione spesso illuminante, alle radici vere della cultura europea.

Copyright © 1998 by Franco Angeli s.r.l., Milano, Italy

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ISBN 88—464—1222—2

9 "788846"412225"

L. 35.000 (U)